La pensione anticipata ordinaria rappresenta una delle strade attualmente percorribili per poter andare in pensione prima rispetto all’età della pensione di vecchiaia (67 anni dal 2022).
Vediamo in dettaglio in cosa consiste, i requisiti richiesti per accedervi nel 2024 e le ultime novità in merito allo scenario pensionistico previsto per tale annualità.
Pensione anticipata ordinaria 2024
La pensione anticipata ordinaria è una prestazione economica erogata a domanda al raggiungimento di determinati requisiti di contribuzione, indipendentemente dall’età lavorativa.
È quindi uno strumento molto prezioso per tutti quei lavoratori che desiderano o necessitano di cessare l’attività prima dei canonici 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia.
Ha però il limite di essere calcolata interamente con il metodo contributivo, che spesso comporta importi mensili relativamente bassi. Analizziamo allora come funziona, anche rispetto ad altre soluzioni pensionistiche.
Requisiti pensione anticipata nel 2024
I requisiti richiesti di contribuzione per accedere alla pensione anticipata ordinaria nel 2024 sono attualmente i seguenti:
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini
- 41 anni e 10 mesi per le donne
Tali soglie contributive vengono incrementate ogni due anni sulla base della speranza di vita accertata dall’ISTAT.
Ad esempio nel 2023 i requisiti erano fermi a 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne.
Pertanto dal 1 Gennaio 2024 serviranno 4 mesi in più di versamenti.
Inoltre per accedere alla prestazione è necessario maturare un importo minimo di pensione pari a circa 2,8 volte l’assegno sociale. Nel 2024 corrisponderà indicativamente a 1.310 euro lordi mensili (rivalutazione annuale da applicarsi).
Novità 2024 e differenze coi requisiti Fornero
Le attuali regole per la pensione anticipata ordinaria sono state introdotte nel 2012 dalla riforma Fornero, che ha drasticamente innalzato i requisiti, specialmente per gli uomini.
Per comprendere la portata del cambiamento, ecco un confronto con i requisiti Fornero applicabili dal 2012:
Anno | Requisiti pre 2012 | Requisiti post riforma Fornero |
---|---|---|
2012 | Anzianità 35 anni | 42 anni e 1 mese |
2024 | Anzianità 35 anni | 42 anni e 10 mesi |
Come si può notare, rispetto alle regole pre riforma Fornero le coorti attuali e future dovranno lavorare fino a 8 anni in più per centrare il traguardo della pensione anticipata prima dei 67 anni.
Un severo irrigidimento che mal si concilia con le mutate esigenze sociali e del mercato del lavoro.
Da qui nasce la necessità di creare nuovi strumenti di flessibilità, come analizzeremo più avanti.
Limiti dell’anticipata ordinaria: tagli e penalizzazioni
Il principale svantaggio della pensione anticipata ordinaria rispetto ad altre prestazioni previdenziali è legato al sistema di calcolo contributivo puro.
In altri termini, poiché la pensione viene liquidata senza tener conto di retribuzioni e versamenti effettuati in periodi precedenti il 2012, spesso si ottengono importi molto bassi a fronte di carriere lavorative lunghe.
Inoltre presenta i seguenti limiti aggiuntivi:
✔️ Nessuna integrazione al trattamento minimo
✔️ Possibili tagli con assegni inferiori a 1,5 volte il minimo (circa 750 euro)
✔️ Penalizzazione economica per ogni anno di anticipo rispetto all’età di vecchiaia
In sintesi si tratta di una prestazione flessibile per requisiti ma svantaggiosa sotto il profilo economico.
Cerchiamo allora di capire quali sono le soluzioni alternative oggi disponibili per uscire prima dal lavoro.
Riforma Pensioni 2023: le varie opzioni di uscita anticipata
In vista della tanto discussa riforma pensioni 2023 sono attualmente allo studio diverse proposte per garantire maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori.
In particolare i meccanismi su cui si sta trattando sono:
- Quota 103: pensione a 62 anni con 41 di contributi
- Quota 41: pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età
- Pensione anticipata flessibile: uscita da 63-64 anni solo con sistema contributivo
La prossima Legge di Bilancio dovrebbe confermare una di queste formule, probabilmente con modifiche nei requisiti d’accesso.
Indipendentemente dalla soluzione adottata, l’obiettivo è ridurre il vincolo dell’età pensionabile introducendo elementi di flessibilità sul modello delle precedenti Quote 100 e 102, non più valide nel 2023.
Analizziamo più in dettaglio queste tre proposte oggi all’esame.
Quota 103
La Quota 103 si configura come una sorta di mini-proroga di un anno della precedente Quota 102, che permette di accedere alla pensione a partire da:
- 64 anni di età
- Con almeno 41 anni di anzianità contributiva
Si tratterebbe quindi di un prepensionamento di soli 2 anni rispetto all’età ordinaria.
Secondo le ultime stime elaborate dall’INPS, la misura riguarderebbe una platea limitata (circa 48.000 lavoratori nel 2023), con costi contenuti per lo Stato.
Pensione Quota 41
Altra opzione fortemente caldeggiata dai sindacati è l’estensione della Quota 41, ovvero la possibilità di pensionamento con 41 anni di contributi versati, sganciata da qualsiasi requisito anagrafico.
Attualmente tale formula è prevista solo per specifiche categorie di lavoratori precoci o usuranti.
Secondo diversi analisti, la Quota 41 pura per tutti avrebbe però un impatto eccessivo sui conti pubblici, con un onere potenziale di circa 4,8 miliardi l’anno per le casse dello Stato.
Pensione anticipata solo contributiva
Una terza proposta allo studio dell’esecutivo è la cosiddetta pensione anticipata integralmente contributiva.
In sostanza verrebbe consentita un’uscita flessibile dal lavoro in età compresa tra i 63 e i 66 anni, accettando il ricalcolo dell’assegno pensionistico interamente col sistema contributivo (meno vantaggioso rispetto al retributivo o misto).
Si stima riguarderebbe soprattutto autonomi, liberi professionisti e coloro che hanno contributi sparsi o carriere discontinue. Anche in questo caso l’impatto per la spesa pubblica sarebbe tutto sommato ridotto.
Pensione anticipata 2024 per categorie protette
Infine ricordiamo che determinate categorie godono già oggi della facoltà di pensionamento anticipato con la Quota 41. E’ il caso ad esempio di:
📌 Lavoratori precoci
📌 Invalidi civili superiori al 74%
📌 Lavori usuranti e gravosi
📌 Disoccupati con requisiti e Disabili con Legge 104 (56 anni)
Tali condizioni agevolate dovrebbero essere tutte prorogate con la prossima manovra di bilancio.
Calcolo importo netto pensione anticipata
In termini puramente economici, è cruciale valutare l’importo netto che spetterebbe optando per la pensione anticipata, specialmente se liquidata con il calcolo contributivo.
Elargita in questa modalità, ecco gli elementi che influiscono sull’ammontare:
- Anni di contribuzione
- Totale contributi versati e coefficienti di rendimento
- Penalizzazioni per pensionamento anticipato
- Aliquote IRPEF di tassazione
Per una stima personalizzata, è possibile utilizzare degli appositi calcolatori online inserendo la propria estrazione contributiva.
Di seguito invece un pratico specchietto che riassume le varie opzioni oggi disponibili o proposte per l’accesso anticipato alla pensione.
Tabella riepilogativa strumenti pensione anticipata
Istituto | Requisiti | Note |
---|---|---|
Pensione anticipata ordinaria | 42 anni e 10 mesi (uomini) 41 anni e 10 mesi (donne) | Nessuna integrazione al minimo. Tagli sotto 1.5x minimo |
Quota 103 | 64 anni + 41 di contributi | Proposta allo studio. Uscita 2 anni prima |
Quota 41 | 41 anni di contributi | Lo studio per estenderla a tutti |
Anticipata contributiva | 63-66 anni + solo contributivi | Per autonomi e carriere eterogenee |
Precoci, Gravosi, Usuranti | 41 anni di contributi | Conferma categorie protette |
FAQ – Domande Frequenti
Di seguito alcuni quesiti ricorrenti sulla pensione anticipata e relative risposte:
Quando sarà approvata la riforma pensioni 2024?
Le discussioni proseguiranno fino all’ultimo, ma una soluzione dovrà essere trovata entro fine anno con la Legge di Bilancio 2023, per evitare lo scalone dal 1 Gennaio 2024.
Se non ho i contributi, posso integrare volontariamente?
Certo, per raggiungere il montante richiesto si possono integrare gratuitamente i contributi mancanti tramite versamento volontario presso l’INPS (massimo 5 anni).
Sono un lavoratore precario. Posso accedere alla pensione anticipata?
Attualmente per gli “contributivi puri” è molto complesso. Ma tra le proposte di riforma c’è una pensione anticipata contributiva dedicata proprio a carriere precarie, part-time e discontinue.
Sono un lavoratore precoce. Posso pensionarmi prima nel 2024?
Se rientri in questa categoria protetta sì, con almeno 41 anni di versamenti contributivi previa domanda online puoi pensionarti indipendentemente dall’età.
Conviene di più Quota 103 o pensione anticipata ordinaria?
Dipende. Con Quota 103 si esce prima ma con il ricalcolo contributivo. L’anticipata ordinaria può dare importi superiori ma richiede più anni di lavoro. Valuta caso per caso col tuo consulente.
Conclusioni
L’attuale contesto di incertezze legislative apre diversi dubbi e opzioni per i lavoratori prossimi alla pensione. Occorrerà quindi monitorare attentamente gli sviluppi del dibattito politico per comprendere se e quali ulteriori strumenti di flessibilità verranno introdotti con la prossima riforma previdenziale 2023.
Ad oggi la pensione anticipata ordinaria, pur con gli svantaggi illustrati, resta comunque una modalità concreta per uscire anche di molti anni prima dal lavoro rispetto all’età di vecchiaia.
I requisiti contributivi nel 2024 saranno di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne. Restiamo in attesa di scoprire se vi saranno canali aggiuntivi per l’accesso anticipato al pensionamento.
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