Guida al Bonus Madri Lavoratrici 2024

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 è una nuova misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 per sostenere il lavoro femminile e l’occupazione delle donne.

Si tratta di un bonus INPS rivolto a tutte le madri lavoratrici dipendenti o autonome, sia pubbliche che private, che rientrano al lavoro dopo la maternità. L’obiettivo è quello di agevolarle nella conciliazione vita-lavoro e incentivare il reinserimento occupazionale e la permanenza delle donne nel posto di lavoro, contrastando così l’abbandono lavorativo.

Il contributo, erogato dall’INPS, consiste in:

  • Un bonus economico fino a 3.000 euro erogato per coprire le spese di baby-sitting o asili nido
  • Incremento del 50% del valore dei voucher per acquisto di servizi di baby-sitting
  • Sgravi contributivi al 100% per 2 anni dal rientro al lavoro

Di seguito analizzeremo in maniera dettagliata requisiti, importo, domanda e come funziona per ottenere il Bonus Madri Lavoratrici 2024.

Cos’è il Bonus Madri Lavoratrici 2024

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 è una misura introdotta dalla nuova Legge di Bilancio per il 2024, volta a incentivare il reinserimento delle madri lavoratrici dopo il periodo di maternità.

Si tratta di un bonus INPS che prevede:

  • Un contributo economico fino a 3.000 euro per coprire le spese di baby-sitting o asili nido
  • Incremento del 50% del valore dei voucher per acquisto di servizi di baby-sitting
  • Sgravi contributivi al 100% per 2 anni dal rientro al lavoro

Obiettivi del Bonus

L’obiettivo di questa misura è duplice:

  • Agevolare il rientro al lavoro delle madri dopo la maternità, la conciliazione vita-lavoro e incentivare la permanenza occupazionale delle donne
  • Favorire l’occupazione femminile, contrastando l’abbandono del posto di lavoro a seguito della gravidanza

In questo modo si vuole sia sostenere le famiglie con figli piccoli, sia rafforzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Differenze con Bonus Nido e Bonus Baby Sitting

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 presenta alcune differenze con:

  • Bonus Nido – Assegno INPS per pagamento rette asilo
  • Bonus Baby Sitting – Contributo per acquistare servizio di baby sitting

Vediamo nel dettaglio in cosa si differenzia.

Il Bonus Nido copre il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati con un importo che varia a seconda dell’ISEE, da 3.000 euro a un massimo di 2.500 euro annui.

Il Bonus Baby Sitting permette di ottenere un contributo da utilizzare per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali.

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 invece combina e amplia i due bonus già esistenti attraverso:

  • Un contributo economico più alto (fino a 3.000 euro, non vincolato all’ISEE)
  • Incremento del 50% del Bonus Baby Sitting (150 euro a settimana)
  • Estensione della platea ad ogni madre lavoratrice dipendente o autonoma

Come cambia rispetto al 2022

Rispetto alle precedenti misure del biennio 2022-2023, la novità del Bonus Madri Lavoratrici 2024 consiste nell’ampliamento della platea e nell’aumento degli importi dei benefici previsti.

Nello specifico, la Legge di Bilancio 2024 stabilisce:

  • Platea più ampia: da lavoratrici dipendenti pubbliche a tutte le madri lavoratrici, dipendenti e autonome, pubbliche e private
  • Importo più alto: da 2.000 euro a 3.000 euro del bonus economico baby sitting/asilo nido
  • Maggiorazione voucher baby sitting: incremento del 50% del contributo (da 100 euro settimanali a 150 euro)
  • Sgravi contributivi per 2 anni: azzeramento dei contributi previdenziali al rientro dalla maternità

Come funziona il Bonus Madri Lavoratrici 2024

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 si articola in 3 misure principali gestite dall’INPS:

  1. Contributo economico fino a 3.000 euro
  2. Maggiorazione voucher baby-sitting
  3. Sgravi contributivi al 100% per 2 anni

Analizziamo in dettaglio il funzionamento di ciascuna di queste 3 agevolazioni.

Contributo economico fino a 3.000 euro

Il primo beneficio consiste in un bonus INPS fino ad un massimo di 3.000 euro erogato in un’unica soluzione, volto a coprire le spese di:

  • Iscrizione e frequenza di asili nido pubblici e privati
  • Servizi di assistenza e sostegno domiciliare
  • Servizi per la prima infanzia
  • Acquisto di servizi di baby-sitting

Si tratta quindi di un contributo a fondo perduto molto più sostanzioso rispetto ai precedenti Bonus Nido e Bonus Baby Sitting, che punta a coprire i costi di cura e assistenza del bambino al rientro della madre al lavoro.

L’importo effettivo del contributo economico dipende dall’:

  • ISEE familiare, con priorità ai redditi più bassi
  • Età e numero di figli, dando precedenza alle madri con 2 o più bimbi piccoli sotto i 3 anni
  • Tipo di lavoro svolto dalla madre, se dipendente o autonoma, e comparto ASL di appartenenza

Maggiorazione voucher baby-sitting

Il secondo beneficio consiste in un incremento del 50% del valore dei voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting rispetto agli importi già previsti per il Bonus Baby Sitting.

In particolare, viene aumentato:

  • il valore settimanale dei voucher, che sale da 100 euro a 150 euro a settimana
  • il periodo massimo fruibile, esteso da 6 mesi a 12 mesi dopo il termine del congedo di maternità

Anche in questo caso vengono stabilite maggiorazioni in base al comparto, al numero di figli o se si lavora in reparti COVID.

I voucher sono emessi dall’INPS e spendibili presso il portale dedicato per il pagamento dei servizi di baby sitting scelti dalla famiglia.

Sgravi contributivi 100% per 2 anni

Il terzo beneficio riguarda uno sgravio contributivo totale per 2 anni dal rientro al lavoro dopo la maternità.

In particolare, per le madri lavoratrici è previsto:

  • Esonero 100% dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice
  • Azzeramento totale di tutti gli oneri previdenziali, sia del lavoratore che del datore di lavoro
  • Durata dello sgravio pari a 2 anni dalla data di rientro dalla maternità

Uno sgravio molto importante che agisce come ulteriore incentivo economico alla permanenza al lavoro.

Requisiti per il Bonus Madri Lavoratrici 2024
Requisiti per il Bonus Madri Lavoratrici 2024

Requisiti Bonus Madri Lavoratrici 2024

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 può essere richiesto dalle madri lavoratrici dipendenti o autonome, sia pubbliche che private, che possiedono determinati requisiti. Analizziamo nel dettaglio quali sono.

Chi può richiedere il Bonus

Possono richiedere il Bonus Madri Lavoratrici 2024 le seguenti categorie:

  • Lavoratrici dipendenti del settore pubblico e del settore privato
  • Lavoratrici autonome iscritte all’INPS
  • Libere professioniste iscritte ad un ente di previdenza obbligatoria

Sono incluse sia le lavoratrici assunte con contratto a tempo indeterminato o determinato, sia quelle con contratto part-time o intermittente.

Requisiti lavorativi

Per quanto riguarda i requisiti lavorativi è necessario:

  • Essere una madre lavoratrice
  • Aver fruito del congedo di maternità
  • Essere tornata al lavoro da almeno 3 mesi dopo la fine del congedo
  • Non fruire di altri contributi analoghi regionali o comunali

Inoltre, la richiesta deve essere presentata entro 15 mesi dal rientro dalla maternità.

Requisiti familiari

Sono previsti anche determinati requisiti familiari:

  • Avere uno o più figli sotto i 3 anni di età
  • Residenza in Italia
  • Cittadinanza italiana o comunitaria
  • Per cittadini extra UE, permesso di soggiorno UE di lungo periodo
  • ISEE del nucleo familiare fino a 40.000 euro

Importo Bonus Madri Lavoratrici 2024

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 prevede un importo massimo di 3.000 euro, erogato dall’INPS in un’unica soluzione come contributo a fondo perduto.

Tuttavia, l’ammontare effettivo del bonus dipende da:

  • Indicatore ISEE
  • Età e numero dei figli
  • Tipo di lavoro e comparto pubblico

Importo in base ad ISEE

La tabella seguente definisce gli importi del contributo economico per baby sitting e asili nido sulla base del valore ISEE:

ISEE nucleo familiareImporto Bonus
Fino a 25.000 euro3.000 euro
Da 25.001 a 35.000 euro2.500 euro
Da 35.001 a 40.000 euro2.000 euro

A parità di ISEE, vengono favorite le famiglie con redditi più bassi.

Aumenti per comparto pubblico

Per le dipendenti dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico, sono previsti i seguenti aumenti dell’importo:

  • +30% per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico
  • +50% per il personale sanitario del SSN
  • +100% per il personale assegnato alle aree di pronto soccorso, terapia intensiva e sub-intensiva

Maggiorazioni per 2 figli

In presenza di 2 o più figli sotto i 3 anni, gli importi del contributo economico vengono aumentati del:

  • +10% per 2 figli sotto i 3 anni
  • +20% per 3 figli sotto i 3 anni

La maggiorazione si somma anche agli incrementi già previsti per alcuni comparti pubblici.

Come fare domanda per il Bonus

La domanda per richiedere il Bonus Madri Lavoratrici 2024 deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica all’INPS attraverso queste modalità:

  • Online tramite il portale web dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS
  • Contact center telefonico Inps
  • Patronati abilitati

Termini e scadenze per l’invio delle domande saranno comunicati con una circolare INPS nei primi mesi del 2024.

Indicativamente il termine dovrebbe essere entro 15 mesi dal rientro al lavoro dalla maternità.

Documenti necessari

Alla domanda online o tramite patronato o contact center è necessario allegare la seguente documentazione:

  • Documento di identità del richiedente
  • Attestazione ISEE in corso di validità
  • Dati anagrafici e codice fiscale del figlio per cui si richiede il beneficio
  • Per cittadini extracomunitari, permesso di soggiorno
  • IBAN per l’accredito del contributo economico

Come verrà erogato il Bonus

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 verrà erogato dall’INPS in un’unica soluzione dopo l’accoglimento della domanda presentata.

Sarà possibile utilizzarlo senza un vincolo di destinazione specifico, ma ad integrazione dello stipendio o reddito.

Per quanto riguarda gli altri due benefici:

  • voucher baby sitting verranno erogati tramite il portale INPS o il contact center
  • Gli sgravi contributivi saranno applicati direttamente dal datore di lavoro o dall’INPS

Quando presentare domanda Bonus

Le domande per il Bonus Madri Lavoratrici 2024 potranno essere trasmesse non appena l’INPS renderà nota la procedura e la circolare operativa con le istruzioni, probabilmente nei primi mesi del 2024.

Indicativamente il termine per l’invio sarà entro 15 mesi dal rientro dal congedo di maternità, quindi le prime scadenze saranno per coloro che sono tornate al lavoro nel 2023.

Ad esempio:

  • Rientro al lavoro: giugno 2023
  • Scadenza domanda bonus madri lavoratrici: settembre 2024

È comunque opportuno monitorare il sito INPS nei primi mesi dell’anno.

Quando verrà pagato il Bonus

L’erogazione del Bonus Madri Lavoratrici 2024 da parte dell’INPS avverrà presumibilmente a partire dal mese successivo all’accoglimento della domanda.

I tempi quindi dipendono da quando verrà presentata la domanda. Per dare un’idea, se la richiesta viene trasmessa a maggio 2024, il pagamento dovrebbe avvenire dal mese di giugno 2024.

Discorso analogo per quanto riguarda i voucher baby sitting, che verranno messi a disposizione su apposita piattaforma INPS in tempi relativamente brevi dopo l’approvazione della prestazione.

Gli sgravi contributivi vengono applicati invece a partire dalla prima retribuzione o dichiarazione dei redditi successiva all’autorizzazione del beneficio.

Durata e scadenza del Bonus

Il Bonus Madri Lavoratrici 2024 ha una durata massima di 2 anni dal rientro al lavoro per quanto riguarda gli sgravi contributivi al 100% a favore della madre lavoratrice.

Il contributo economico di 3.000 euro e i voucher baby sitting vengono invece erogati in unica soluzione e dovranno essere spesi entro i termini di scadenza comunicati dall’INPS.

Indicativamente il periodo di validità dovrebbe essere almeno di 12 mesi.

In sintesi:

  • Contributo 3.000 euro: validità presumibile di 12 mesi dall’erogazione
  • Voucher baby sitting: validità di 12 mesi
  • Sgravi contributivi 100%: durata massima di 2 anni

È comunque necessario fare riferimento alla circolare attuativa INPS per conoscere le scadenze precise.

Quanto dura il Bonus Madri Lavoratrici

Riassumendo, la durata del Bonus Madri Lavoratrici 2024 è la seguente per le diverse misure previste:

  • Contributo baby sitting – Durata indicativa di 12 mesi per spendere l’importo erogato
  • Voucher baby sitting – Validi per 12 mesi di servizio
  • Sgravi contributivi 100% – Durata massima di 2 anni dal rientro al lavoro

Quindi in sintesi il beneficio dura complessivamente 2 anni, suddiviso in:

  • 1 anno di contributo economico
  • 1 anno di maggiorazione voucher baby sitting
  • 2 anni di sgravi contributivi totali

Con la possibilità di godere contemporaneamente delle 3 misure sovrapposte temporaneamente.

welfare aziendale

Oltre ai benefit statali garantiti dall’INPS, il Bonus Madri Lavoratrici 2024 vuole incentivare il ricorso al welfare aziendale integrativo da parte dei datori di lavoro.

In particolare vengono potenziati gli strumenti di flessibilità, tra cui:

  • Lavoro agile o smart-working
  • Orario flessibile in entrata e uscita
  • Part-time reversibile
  • Banca delle ore
  • Permessi e congedi parentali aggiuntivi
  • Servizi di assistenza ai familiari

Queste misure organizzative volte a favorire una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro delle madri lavoratrici vengono supportate dallo Stato con:

  • Incentivi economici
  • Sgravi fiscali e contributivi per le aziende
  • Formazione del personale

L’obiettivo è rafforzare le politiche aziendali family friendly.

Proroghe e modifiche al Bonus

Trattandosi di una misura introdotta per la prima volta nel 2024, bisognerà monitorare eventuali proroghe, estensioni o modifiche al Bonus Madri Lavoratrici per gli anni successivi.

Lo stesso potrebbe accadere nel corso dell’anno in caso di nuovi interventi governativi sulla normativa attuativa della prestazione.

Ad ogni modo, essendo stato istituito con Legge di Bilancio 2024, il beneficio resterà attivo per l’intero anno.

Qualora il Bonus venisse confermato e prolungato, potrebbero essere apportate delle variazioni alle disposizioni vigenti, ad esempio in merito a:

  • Estensione della platea
  • Incremento degli importi
  • Durata ed arco temporale per fare richiesta
  • Integrazione con detrazioni fiscali o altre misure

È quindi consigliabile monitorare eventuali aggiornamenti normativi al fine di conoscere tutte le opportunità a disposizione.

FAQ – Domande Frequenti

D: Chi può richiedere il Bonus Madri Lavoratrici 2024?

R: Possono usufruirne tutte le madri lavoratrici dipendenti o autonome, pubbliche e private, purché abbiano finito il congedo di maternità da almeno 3 mesi e con figli sotto i 3 anni.

D: Qual è l’importo del Bonus Madri Lavoratrici 2024?

R: L’importo arriva fino ad un massimo di 3.000 euro come contributo a fondo perduto per baby sitting e asili nido, oltre ai voucher baby sitting potenziati del 50% (150 euro a settimana) e sgravi contributivi totali per 2 anni.

D: Come funziona il Bonus Madri Lavoratrici?

R: Prevede 3 misure che possono cumularsi:

  1. Contributo fino a 3.000 euro per baby sitting e asilo nido
  2. Incremento del 50% dei voucher INPS per acquistare servizi di baby sitting (150 euro a settimana)
  3. Sgravio totale dei contributi INPS e INAIL per 2 anni dal rientro al lavoro.

D: Quando fare domanda per il Bonus Madri Lavoratrici 2024?

R: Le domande si potranno presentare non appena l’INPS renderà nota la procedura, presumibilmente nei primi mesi del 2024. Il termine dovrebbe essere entro 15 mesi dal ritorno al lavoro dalla maternità.

D: Come si fa richiesta per il Bonus Madri Lavoratrici 2024?

R: La domanda va presentata solo online tramite sito INPS, contact center o patronato, allegando documento di identità, ISEE, codice fiscale figli, permesso di soggiorno per extra UE e IBAN.

D: Qual è la durata del Bonus Madri Lavoratrici 2024?

R: La durata massima è di 2 anni dal rientro al lavoro per gli sgravi contributivi; per contributo cash e voucher baby sitting la validità dovrebbe essere indicativamente di 12 mesi.

Esempio pratico di una lavoratrice

Per comprendere al meglio come si traduce in pratica il Bonus Madri Lavoratrici 2024, facciamo l’esempio di una potenziale beneficiaria:

Anna, 35 anni, è una lavoratrice dipendente del settore privato in una media impresa.

  • Nell’agosto 2023 è nata la sua prima figlia
  • Ad ottobre 2023 è rientrata al lavoro dopo la maternità
  • Ha un contratto part-time a 20 ore settimanali
  • Il marito lavora nello stesso settore con un reddito simile

Facciamo ora i calcoli di quanto bonus potrebbe ottenere.

Contributo baby sitting e nido

  • ISEE 22.000 euro => Bonus di 3.000 euro
  • Prima figlia => Nessuna maggiorazione
  • Azienda settore privato => Nessun aumento

Importo contributo: 3.000 euro

Maggiorazione voucher baby sitting

  • Dipendente settore privato => Voucher: 150 euro settimanali (per 20 ore part-time)
  • Periodo fruibile: 12 mesi

Valore complessivo voucher fruibili in 1 anno: 150 €/settimana x 52 settimane = 7.800 euro

Sgravio contributivo biennale

Stipendio lordo annuo a part-time: 18.000 euro

  • Contributi INPS 32% pari a 5.760 euro/annuo
  • Sgravio 2 anni: 11.520 euro complessivi

Risparmio totale

  • Baby sitting e nido: 3.000 euro
  • Voucher baby sitter: 7.800 euro
  • Sgravio contributivo biennale: 11.520 euro

Per un totale di circa 22.300 euro

Un importante beneficio per conciliare maternità e lavoro.

Conclusioni

In questa guida completa abbiamo analizzato in dettaglio il funzionamento e le potenzialità del nuovo Bonus Madri Lavoratrici 2024.

Si tratta di un pacchetto integrato di misure a sostegno della maternità lavorativa, volto ad agevolare la permanenza delle neo-mamme al lavoro dopo la gravidanza.

Grazie al contributo economico potenziato fino a 3.000 euro per baby sitting e asili nido, ai voucher INPS incrementati del 50% e agli sgravi contributivi totali per 2 anni, si riduce notevolmente il costo del lavoro femminile a carico della madre e del datore.

Per ottenere questi vantaggi bisogna inviare apposita domanda INPS online o tramite contact center o patronato, allegando la documentazione necessaria.

Il beneficio ha una durata complessiva di 2 anni e può rappresentare un incentivo significativo al rientro dalla maternità e alla permanenza occupazionale.

Attraverso la promozione del welfare aziendale family friendly si punta poi a rafforzare ulteriormente le politiche di conciliazione di vita e lavoro.

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Ciao Sono Shahzad Arsi e gestisco questo blog in cui parliamo di bonus, agevolazioni fiscali, previdenza e finanza personale. La mia missione è rendere più accessibili e comprensibili per tutti temi che possono sembrare ostici o burocratici, ma che nascondono importanti opportunità di risparmio e sostegno economico per le famiglie italiane.

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