Bonus Renzi 2024: Dettagli e Guida Completa

Il Bonus Renzi è un beneficio economico introdotto nel 2014 dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi con il decreto legge 66/2014, che prevede un credito IRPEF a favore dei lavoratori dipendenti e assimilati.

L’obiettivo è quello di sostenere il reddito delle famiglie e incentivare i consumi, attraverso un alleggerimento del carico fiscale sui redditi da lavoro. Analizziamo nel dettaglio in cosa consiste.

Requisiti per ottenere il Bonus Renzi

Per beneficiare del Bonus 80 euro (o 100 euro) è necessario possedere determinati requisiti:

  • Essere lavoratori dipendenti o assimilati con un reddito complessivo non superiore a una certa soglia
  • Aver percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 26.600 euro lordi annui
  • Avere un reddito complessivo entro i limiti stabiliti

Il Bonus Renzi spetta quindi ai lavoratori dipendenti del settore privato, ai lavoratori domestici, ai titolari di collaborazioni coordinate e continuative e ad altre categorie assimilate ai lavoratori dipendenti.

Importo del Bonus Renzi

L’importo effettivo del Bonus Renzi dipende dal reddito complessivo del lavoratore. Ecco gli importi previsti:

Reddito complessivoImporto Bonus Renzi
Fino a 15.000 euro100 euro al mese (1.200 euro annui)
Tra 15.001 e 28.000 euro80 euro al mese (960 euro annui)
Tra 28.001 e 35.000 euroDecresce fino ad azzerarsi

Come si può notare, fino al 2022 il bonus massimo che si poteva ottenere era di 960 euro annui (80 euro al mese). Nel 2023, con la Legge di Bilancio, l’importo è stato elevato a 100 euro mensili per redditi fino a 15.000 euro.

Quando si perde il diritto al Bonus

Il diritto al Bonus 80/100 euro in busta paga viene meno se si verifica una delle seguenti situazioni:

  • Superamento del limite di reddito complessivo stabilito dalla normativa
  • Perdita dello status di lavoratore dipendente o assimilato
  • Mancato rispetto dell’obbligo di dichiarazione dei redditi

Vediamo nel dettaglio cosa comporta il superamento di questi limiti.

Requisiti per il Bonus Renzi 2024
Requisiti per il Bonus Renzi 2024

Come viene erogato il Bonus

Il Bonus Renzi viene riconosciuto ogni mese direttamente in busta paga, senza necessità di fare domanda.

L’erogazione avviene infatti in maniera automatica da parte del datore di lavoro, che recupera le somme tramite conguaglio nel modello 730. Analizziamo come funziona.

Accredito mensile in busta paga

Il primo requisito per ottenere il Bonus 80/100 euro è quello di avere un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 26.600 euro annui (circa 1.950 euro lordi mensili).

Se questa soglia reddituale è rispettata, il datore di lavoro è obbligato ad erogare il bonus ogni mese in busta paga, senza attendere la dichiarazione dei redditi.

L’importo effettivo (80 o 100 euro) verrà poi definito in sede di conguaglio.

Conguaglio a Luglio con il 730

Con la presentazione del modello 730 è possibile effettuare il conguaglio tra l’importo del Bonus Renzi spettante e quello già erogato in busta paga dal datore di lavoro.

Se dalla dichiarazione dei redditi emergesse il non aver diritto al bonus o il diritto solo parziale, il lavoratore dovrà restituire le somme percepite in eccesso, con una trattenuta in busta paga o sullo stesso rimborso 730.

Limite di Reddito Complessivo

Uno dei requisiti fondamentali per poter richiedere il Bonus Renzi è non superare una determinata soglia di reddito complessivo annuo. Analizziamo come funziona e cosa comporta il suo superamento.

Calcolo del reddito complessivo

Per reddito complessivo si intende la somma di tutti i redditi posseduti dal lavoratore dipendente e dai suoi familiari fiscalmente a carico nell’anno di riferimento.

Rientrano nel calcolo:

  • Redditi da lavoro dipendente
  • Redditi da fabbricati
  • Redditi da terreni
  • Altri redditi (interessi, plusvalenze, ecc.)

Prima del 2021, il tetto massimo di reddito per poter aver accesso al Bonus Renzi era fissato a 26.600 euro.

Nuovo limite di reddito dal 2021

Dal 2021, con la riforma dell’IRPEF, il limite di reddito complessivo che consente di beneficiare del Bonus Renzi è stato elevato a:

  • 28.000 euro per ottenere il bonus di 80 euro
  • 35.000 euro per ottenere un bonus di importo inferiore

Superando tali soglie, il bonus diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi oltre i 40.000 euro di reddito complessivo.

Obbligo di presentazione della Dichiarazione dei Redditi

Un requisito fondamentale per continuare a percepire anche per gli anni successivi il Bonus Renzi è l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF).

Cosa comporta il mancato rispetto di questo obbligo? Scopriamolo nel dettaglio.

Obbligo del modello 730 per il bonus

Anche se non ci fossero le condizioni per presentare la dichiarazione dei redditi, chi percepisce il Bonus Renzi è comunque tenuto obbligatoriamente ad inviare il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche all’Agenzia delle Entrate.

Questo modello “negativo” serve ai fini del controllo dei requisiti per poter continuare a beneficiare anche per l’anno successivo del bonus in busta paga.

Cosa succede se non presento la dichiarazione dei redditi

Se il lavoratore dipendente non presenta la dichiarazione dei redditi pur avendo percepito il Bonus Renzi, l’Agenzia delle Entrate comunica la sua inadempienza al datore di lavoro.

A quel punto il datore di lavoro sarà obbligato a sospendere l’erogazione del bonus a partire dal mese di luglio (in pratica con la busta paga di agosto).

Per riottenerlo, il lavoratore dovrà presentare un modello 730 tardivo entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria, pagando eventuali sanzioni.

Bonus Renzi e busta paga: casi pratici

Per comprendere meglio il funzionamento del Bonus Renzi, vediamo alcuni esempi pratici di buste paga con il bonus applicato.

Esempio busta paga € 1.300 netti

Prendiamo il caso di un impiegato con una retribuzione netta mensile di 1.300 euro (circa 22.500 euro annui). Non possiede altri redditi significativi.

In questo caso gli spetta il Bonus Renzi di 80 euro che va a sommarsi allo stipendio per un totale di 1.380 euro netti in busta paga.

Esempio busta paga € 2.500 netti

Consideriamo ora una busta paga di un quadro con uno stipendio netto mensile più elevato, pari a 2.500 euro (circa 39.000 euro annui).

In questo caso, avendo un reddito complessivo che sfiora i 40.000 euro, non ha più diritto al Bonus Renzi per intero ma solo ad una quota, che si azzera man mano che il reddito cresce.

Bonus Renzi e busta paga dipendenti pubblici

Il Bonus 100 euro introdotto con la Legge di Bilancio 2023 si applica, oltre che ai dipendenti privati, anche a determinate categorie di dipendenti pubblici. Analizziamo nel dettaglio come funziona.

A chi spetta nella Pubblica Amministrazione

Possono beneficiare del Bonus 100 euro i lavoratori dipendenti del settore pubblico inquadrati con i seguenti contratti:

  • Ministeri
  • Agenzie fiscali (Agenzia Entrate, Inps, Inail, ecc.)
  • Enti pubblici non economici
  • Regioni, Province e Comuni
  • Sanità
  • Istruzione scolastica
  • AFAM e Enti di ricerca

Sono quindi esclusi i dipendenti di enti economicamente autonomi.

Requisiti Bonus Renzi dipendenti pubblici

I requisiti per poter ottenere il Bonus Renzi da 100 euro mensili sono, anche per i dipendenti pubblici:

  • Aver percepito nell’anno precedente un reddito non superiore a 24.600 euro
  • Possedere nell’anno corrente un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro

Superando tali limiti, si avrà diritto al bonus solo parzialmente, oppure non lo si otterrà affatto.

Le novità in Legge di Bilancio

Nella Legge di Bilancio 2023 sono state introdotte alcune novità relative al Bonus Renzi che riguarderanno anche il 2024. Vediamo di cosa si tratta.

Proroga Bonus 100 euro dipendenti

La prima novità è che il Bonus 100 euro per i dipendenti con reddito complessivo fino a 15.000 euro è stato prorogato anche per gli anni successivi, quindi resterà valido per tutto il 2024.

Si tratta di un incremento rispetto al passato, in quanto prima l’importo massimo ottenibile era di 80 euro mensili.

Estensione del bonus ai pensionati

Un’altra importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è l’estensione del Bonus Renzi anche ai pensionati a partire dal 1° gennaio 2023.

Potranno ottenere il nuovo Bonus 100 euro pensionati i titolari di pensioni fino a 15.000 euro di reddito complessivo, analogamente ai lavoratori dipendenti. Si tratta di una completa equiparazione tra lavoratori e pensionati.

Conclusioni

Il Bonus Renzi rappresenta ormai una misura strutturale a sostegno del reddito di lavoratori dipendenti e pensionati. Nel 2024 continuerà a convivere il Bonus 100 euro per redditi fino a 15.000 euro e il Bonus 80 euro per redditi fino a 28.000 euro.

L’erogazione avverrà sempre direttamente nella busta paga o nel cedolino pensione. Sarà poi il modello 730 a stabilire il conguaglio in base all’effettiva situazione reddituale del contribuente.

Rispettando i requisiti di legge e presentando annualmente la dichiarazione dei redditi, i beneficiari potranno continuare a percepire anche per il 2024 e gli anni seguenti questa importante forma di sostegno economico.

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Ciao Sono Shahzad Arsi e gestisco questo blog in cui parliamo di bonus, agevolazioni fiscali, previdenza e finanza personale. La mia missione è rendere più accessibili e comprensibili per tutti temi che possono sembrare ostici o burocratici, ma che nascondono importanti opportunità di risparmio e sostegno economico per le famiglie italiane.

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